Studio Legale Avvocato Giovanna Colucci | Iscrizione All’anagrafe Come Figlio Di Due Donne
278
post-template-default,single,single-post,postid-278,single-format-standard,ajax_fade,page_not_loaded,,qode_grid_1300,hide_top_bar_on_mobile_header,qode-theme-ver-1.0,wpb-js-composer js-comp-ver-5.0.1,vc_responsive

Iscrizione All’anagrafe Come Figlio Di Due Donne

Iscrizione All’anagrafe Come Figlio Di Due Donne

E’ recentissima la sentenza dalla Suprema Corte di Cassazione che dà il via libera all’iscrizione anagrafica di un bambino come figlio di due donne. Le signore, cittadine italiane, si erano coniugate all’estero ed avevano avuto un figlio con la fecondazione eterologa, partorito a Londra.

L’ufficio di stato civile Britannico aveva registrato il neonato come figlio di entrambe; i problemi erano sorti solo successivamente, quando le signore avevano riproposto tale richiesta agli uffici veneziani, ricevendo un rifiuto totale.

La Corte di Cassazione accogliendo il ricorso delle due donne ha affermato che questa richiesta “non è contraria all’ordine pubblico internazionale”, come invece sostenuto dalle sentenze di merito.

La Suprema Corte, sulla scia di recenti pronunce in tal senso, ha ribadito l’orientamento già espresso ovvero quello dell’interesse preminente del minore. Inoltre, la prima sezione specifica che per quanto riguarda la nozione di “ordine pubblico”, il giudice italiano “deve esaminare la contrarietà dell’atto estero” non solo con riferimento alla nostra Costituzione, ma anche alle dichiarazioni Onu dei diritti dell’uomo e del fanciullo e alle Convenzioni europee sullo stesso tema.

Nella stessa sentenza inoltre viene fatto esplicito riferimento al “diritto di sposarsi e formare una famiglia”, al “rispetto della vita privata e familiare”, al “divieto di ogni discriminazione fondata sul sesso e su ogni altra condizione” e “all’impegno ad eliminare gli ostacoli che impediscono lo sviluppo della persona umana, riguardante ogni individuo, in particolare quelli soggetti a discriminazione tra cui storicamente possono considerarsi le coppie omosessuali”.